Come sarà il nuovo birrificio: la parola a Gianluca Feruglio

Nelle precedenti newsletter vi abbiamo ben illustrato che cos’è la Brussa, come e perché B2O l’abbia scelta per la sede del nuovo birrificio, e annunciato la data fatidica per l’apertura – sabato 7 ottobre. Ma che cosa offrirà concretamente la nuova struttura? Ce lo facciamo spiegare dal birraio, Gianluca Feruglio.

Gianluca, che cosa può aspettarsi di trovare chi arriverà in Brussa?
Sicuramente non il classico birrificio con annesso brewpub o tap room che sia. Per quanto sia un’espressione abusata, mi piace dire che il nuovo birrificio vuol essere un luogo dove fare un “percorso esperienziale”: certo la birra rimane centrale, ma lo spazio degustazione di cui disporremo non si limiterà a questo. La birra infatti ha dei percorsi intrinsecamente vicini a quelli della gastronomia, per la quale organizzeremo delle giornate ad hoc: daremo spazio in particolare ai gusti del territorio e alle produzioni locali, come i salumi della Brussa. Ma anche oltre: a seconda della stagione, così da rispettare i ritmi della natura, potremo includere anche specialità da altre regioni italiane. Inoltre abbiamo predisposto un giardino con piccole parcellizzazioni, in cui verranno coltivati orzo e frumento derivati ad sementi antiche e recuperate: e, se per il grosso della produzione utilizzeremo l’orzo e frumento “classici” provenienti dai 25 ettari di seminativo che abbiamo in Brussa, per alcune specialità andremo ad inserire in ricetta proprio queste varietà meno note.

Questo, però, per quanto riguarda appassionati e privati; le aziende vostre clienti o fornitrici, invece, avranno dei benefici dall’avvio della nuova sede? E se sì, quali?
La nuova sede disporrà di una sala, con terrazzo sulla zona di produzione, che intendiamo dedicare appunto alle aziende: dai seminari su argomenti di loro interesse, agli incontri B2B, vogliamo che sia un luogo propizio in cui favorire lo scambio tra professionisti e trasmettere i valori relativi alla produzione attenta, alla qualità costante, alla promozione e tutela del territorio. Perché sono questi gli elementi che concorrono, per mutuare l’espressione usata prima, a creare un “percorso esperienziale aziendale”.

Più volte hai fatto riferimento a come l’inaugurazione della nuova sede sia inserita nel progetto Oasi naturale della Brussa: come si concretizza questo inserimento?
In primo luogo con la promozione del turismo sostenibile, invitando chi arriva al birrificio ad abbracciare questa dimensione. Abbiamo in progetto un “punto bici”, da dove poter partire in sella al più ecosostenibile dei mezzi di trasporto per scoprire l’oasi; e non solo sotto il profilo naturalistico, ma anche sotto quello delle produzioni artigianali che offre e che sono di ottima qualità, dai salumi ai cereali. Si tratta purtroppo di un territorio poco conosciuto: ma, sia attraverso le iniziative organizzate tra le mura del birrificio, sia stimolando i visitatori ad andare di persona ad esplorare, vogliamo incentivare il meccanismo della territorialità per far emergere tutti questi tesori nascosti.