Renera e ostriche, un abbinamento perfetto

Tradizionalmente è un abbinamento che viene proposto in occasione di San Patrizio: ma dato il successo dell’accoppiata tra birra e ostriche, proposto il 17 marzo nella degustazione promossa dal birrificio artigianale B2O e dal Plus di Portogruaro, c’è da credere che i partecipanti la cercheranno anche durante il resto dell’anno. La serata, condotta dalla giornalista e blogger Chiara Andreola, si è aperta con una panoramica sugli stili porter e stout, le tradizionali birre scure d’oltremanica: una storia che parte dai facchini – “porter”, appunto – dei porti inglesi, che usavano dissetarsi con birre scure, leggere e a buon mercato, poi diventate via via più robuste – questo è infatti il significato di “stout” – e differenziate in un gran numero di sottostili – tra cui le oyster stout, le stout alle ostriche.

Ad avere l’onore di aprire le danze è stata la Pirinat de La Birra di Meni, birrificio di Cavasso Nuovo: che in realtà non è né una porter né una stout bensì una schwarz, birra nera a bassa fermentazione. Una birra che però, come ha raccontato una volta il birraio, ha ingannato persino gli irlandesi – che l’hanno scambiata per una stout data l’intensità degli aromi tostati e di caffè e la pienezza del corpo. Una predominanza tostata che ha fatto perfettamente il paio con l’ostrica gratinata uscita dai fornelli del cuoco Gigi, richiamando il sapore di pane della gratinatura.

A seguire ha fatto il suo ingresso una stout propriamente detta, la Renera di B2O, illustrata con dovizia di particolari dal birraio Gianluca Feruglio: una ricca rosa di aromi e sapori tra il cioccolato, la liquirizia, il tostato, il caffè, con finanche leggere note balsamiche, che ha valorizzato ed è stata valorizzata al meglio dai toni salati e alla consistenza carnosa dell’ostrica al naturale. L’abbinamento “classico” dunque, intramontabile e sempre apprezzato come tutti i classici che si rispettino.

Da ultimo la Smoked Porter del birrificio Benaco 70 di Affi (Verona): una porter, e quindi leggermente meno corposa rispetto alla stout, ma caratterizzata dall’utilizzo del malto peated whisky – un malto speciale affumicato su torba, usato appunto anche per il whisky – che dona una lunga, eppure morbida al tempo stesso, persistenza affumicata. Un accompagnamento azzeccatissimo per l’ostrica alla kilpatrick, ossia cotta al forno con la pancetta, che per sua natura va a braccetto con questi sapori.

La serata si è chiusa in bellezza con il risotto al nero di seppia e ostrica al bacon offerto dal Plus; nonché con un piacevole scambio tra il pubblico, Gianluca e Chiara non solo sulle birre appena degustate, ma anche su molti altri temi riguardanti la birra artigianale. Un’occasione quindi non solo per degustare birre e cibo di qualità, ma anche per far crescere insieme quella “cultura della birra artigianale” di cui tanto si parla.

Un arrivederci alla prossima degustazione!

Foto: Vudù Films