Proseguendo il nostro viaggio alla scoperta dei luppoli ritorniamo in Germania, e nello specifico sulle tracce del Tradition – o Hallertauer Tradition. Anche se il nome ricorda tipicità e tradizione, non dobbiamo pensare ad un luppolo “tradizionale” e “storico” nel senso stretto del termine: questa varietà è infatti il risultato di un processo di incrocio e selezione piuttosto complesso, essendo derivato da Hallertauer Mittelfrüher, Hallertauer Gold e Saaz. Si tratta quindi di una tipologia nata in anni recenti – nel 1989 per la precisione – come risultato di una ricerca volta a migliorare la resistenza e la resa della pianta, e a trovare nuovi profili aromatici: esperimento che pare riuscito, dato che il Tradition ha poi preso piede non solo nel suo Paese d’origine.
Viene usato in particolare come luppolo da aroma, ma non solo: presenta infatti un gradevole equilibrio tra amarezza e aromi floreali ed erbacei, che lo rendono di versatile utilizzo in tutte quelle birre di tradizione continentale che prevedono appunto un equilibrio in questo senso – come German Ale, Pilsner, e birre di frumento come le Blanche e le Weizen.
E in B2O lo utilizziamo appunto nella nostra Blanche, la Terra: uno stile che ben si presta, in quanto prevedeva originariamente l’utilizzo non di luppolo ma di erbe aromatiche – il gruit – a scopo di conservazione e di aromatizzazione. Calzano quindi a pennello i toni erbacei, che non siano però invasivi – nelle Blanche il luppolo non deve sovrastare gli altri aromi caratteristici, in particolare quelli speziati; così come l’amaro deve solo chiudere la bevuta contribuendo alla sensazione di secchezza, e non caratterizzare il finale. Prosit!
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