Notiziario birrario

Con il nuovo anno inauguriamo anche una nuova rubrica, che vuole dare spazio alle notizie provenienti dal mondo della birra artigianale. E’ indubbio infatti che, già da diverso tempo, il settore sta acquisendo un’importanza sempre maggiore anche sui media, complici anche le novità in campo istituzionale: dalla legge che ha definito che cosa si intenda per birrificio artigianale nel luglio del 2016, alla riduzione delle accise per i piccoli birrifici artigianali contenuta nell’ultima legge di bilancio, anche le testate non di settore hanno dato spazio alle tante novità.

Tra queste una che ha forse avuto meno copertura mediatica, ma non per questo è di poca importanza: l’accordo di collaborazione siglato tra l’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle Politiche agricole (Icqrf) Unionbirrai, l’associazione di categoria dei birrifici artigianali.

L’accordo prevede condivisione delle linee guida volontarie per gli associati ad Unionbirrai, relativamente alle pratiche di microfiltrazione e ai processi produttivi, l’attività di formazione a beneficio di produttori e consumatori, e soprattutto la possibilità di segnalare all’Icqrf abusi nell’uso della denominazione “Birra artigianale”. Secondo la legge approvata nel 2016, infatti, può definirsi tale solo la birra non filtrata e non pastorizzata prodotta da piccoli birrifici (al di sotto dei 200.000 hl annui) indipendenti: un argine all’utilizzo improprio di tale termine che più volte in passato era stato effettuato, sull’onda del crescente apprezzamento per la birra artigianale, che ha fatto diventare questa dicitura una vera e propria strategia di marketing.

“Alla luce del notevole successo che sta riscuotendo la birra artigianale in Italia – si legge nel comunicato ministeriale -, con questa collaborazione, il Ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo intende valorizzare e riconoscere tutte le realtà grandi e piccole della filiera, promuovere i produttori italiani e sensibilizzare i consumatori di fronte alle eccellenze del nostro Paese”.